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Dinamiche internazionali: Crosetto critica la posizione di Macron


La recente dichiarazione di Emmanuel Macron, presidente della Francia, sulla possibilità di inviare truppe di terra in Ucraina ha scatenato una serie di reazioni diplomatiche. Tra queste, spicca il commento del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che ha espresso perplessità sulle finalità e l’utilità di tali affermazioni. In un contesto di crescente tensione, l’Italia ribadisce la sua posizione di non intervento diretto, conformemente al proprio ordinamento giuridico e alla Costituzione. Questa situazione solleva importanti questioni sulla dinamica tra gli stati membri della NATO e le implicazioni per la sicurezza europea.

Reazioni di Crosetto e implicazioni delle dichiarazioni di Macron

Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro Crosetto ha chiarito che le parole di Macron “oggettivamente innalzano la tensione”. Questa affermazione si riferisce alla possibile escalation militare che potrebbe seguire all’invio di truppe di terra in Ucraina da parte della Francia, un’azione che non esclude la possibilità di un coinvolgimento diretto degli eserciti della NATO. Tale scenario risulta particolarmente delicato, poiché potrebbe condurre a una spirale di conflitto ulteriormente aggravata.

La posizione dell’Italia

L’Italia mantiene una posizione ferma sul non coinvolgimento diretto in operazioni militari che non siano mandate da una risoluzione internazionale, come quelle delle Nazioni Unite. Il ministro ha ribadito che “abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione”.

Pertanto, l’invio di truppe italiane in Ucraina, senza un mandato internazionale, non solo violerebbe la legge nazionale, ma potrebbe anche innescare ulteriori tensioni nel conflitto già esistente. Nella sua critica, Crosetto ha anche sottolineato che le motivazioni dietro le dichiarazioni di Macron non sembrano essere influenzate da questioni elettorali, ma piuttosto da un desiderio di riportare l’attenzione su un conflitto che rischia di essere dimenticato dai media. Questo aspetto solleva interrogativi sul ruolo dei media e sulla percezione pubblica dei conflitti internazionali, influenzando così l’opinione pubblica e la politica estera.

Il sostegno continuato dell’Italia all’Ucraina

Nonostante l’Italia abbia scelto di non partecipare direttamente a interventi militari, il supporto al governo ucraino in termini di difesa rimane una componente critica della politica estera italiana. Guido Crosetto, figura chiave nel ministero della Difesa, ha esplicitamente sottolineato le gravi implicazioni che una potenziale caduta dell’Ucraina avrebbe non solo per la nazione stessa, ma per l’intero equilibrio europeo e internazionale. Questa visione riflette una preoccupazione profonda per la sicurezza e la stabilità geopolitica europea, sottolineando che l’instabilità in Ucraina potrebbe avere effetti a catena su altre nazioni europee, Italia inclusa.

La dichiarazione di Crosetto sul fatto che l’Italia “non ha una difesa autosufficiente” se l’Ucraina dovesse cadere evidenzia la percezione di una minaccia diffusa, che potrebbe estendersi ben oltre i confini ucraini. Questo riconoscimento alimenta l’impegno dell’Italia a sostenere l’Ucraina, facendo leva su aiuti militari e non, come parte di un più ampio sforzo internazionale per preservare la stabilità regionale e contrapporsi alle aggressioni esterne.

L’Italia, insieme ai partner internazionali, è pertanto impegnata a fornire supporto militare sotto forma di equipaggiamento, addestramento e altre risorse, pur mantenendo una posizione di non intervento diretto. Questo approccio bilanciato mira a sostenere l’Ucraina nella sua resistenza, riconoscendo allo stesso tempo l’importanza di una strategia di difesa collaborativa e multilaterale nel contesto europeo e globale.

Posizioni interne e la richiesta di negoziazioni

Infine, il ministro ha risposto alle critiche interne da parte della Lega, che insieme ad altre forze politiche, spinge per una maggiore enfasi sui negoziati piuttosto che sull’assistenza militare. Queste tensioni interne riflettono la complessità della politica italiana e la diversità di opinioni sul modo migliore di supportare l’Ucraina, bilanciando tra ideali di pace e necessità pratiche.

La situazione in Ucraina rimane un punto focale per le dinamiche internazionali, con l’Italia e la Francia che giocano ruoli cruciali nelle risposte europee al conflitto. Le dichiarazioni di Macron e le reazioni di Crosetto evidenziano le sfide e le opportunità che i leader europei devono affrontare nel navigare questo difficile panorama geopolitico. La discussione continua a evolversi, e sarà fondamentale monitorare come questi sviluppi influenzeranno la politica internazionale nei prossimi mesi.

Naspi, pagamento Inps di maggio 2024 ormai vicino: ecco quando arriva

La Naspi di maggio 2024 è quasi prossima al pagamento da parte dell’INPS. Terminati i pagamenti delle prestazioni pensionistiche di questi giorni secondo calendari ben definiti l’INPS sta per procedere al pagamento delle altre agevolazioni tra cui Assegno Unico e Naspi.

Soffermandoci sulla Naspi, vediamo nel dettaglio quando arriveranno i pagamenti di maggio 2024 e i nuovi limiti di reddito.

Naspi, pagamento Inps di maggio 2024 in arrivo: ecco le date

Pagamenti di maggio 2024 della Naspi pronti per la partenza. La Naspi, introdotta dall’art. 1 del decreto legislativo del 4 marzo 2015, numero 22, è l’indennità mensile di disoccupazione erogata a favore dei lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto in maniera involontaria l’occupazione.

Non tutti possono richiedere la Naspi ma questa può essere richiesta dagli apprendisti, dai soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse cooperative, dal personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e dai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Invece questa non può essere richiesta assolutamente ai dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato, lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la Naspi.

Particolare attenzione va posta poi alla modalità di richiesta che della Naspi: la domanda può essere inoltrata autonomamente dal cassetto previdenziale sul sito dell’INPS tramite credenziali SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Ma in alternativa è possibile  presentare domanda tramite Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o patronato, o tramite servizio di contact center contattando da telefono fisso il numero gratuito 803 164, o da cellulare (a pagamento) il numero 164 164, tutti sistemi messi a disposizione dall’INPS.

Ma quando sarà accreditata la Naspi? Come ormai noto ogni mese, chi ha diritto a ricevere la prestazione la vedrà accreditata entro il 15. Chi ha ricevuto il pagamento il 15 aprile potrebbe ricevere quello successivo tra il 14 e il 16 maggio.

Non esiste però una regolarità ma tutto dipende dalla data di interruzione involontari di lavoro oppure da quando l’INPS ha ricevuto la domanda.

Per conoscere con esattezza le date in cui l’agevolazione di accredito basterà entrare nel proprio fascicolo previdenziale Inps.

INPS, pagamenti Naspi maggio 2024 in date differenti, ecco quando

I pagamenti della Naspi da parte dell’INPS non avvengono sempre in giorni uguali ma in date differenti.

Ciò in funzione delle date di presentazione della richiesta ma anche dalle località di appartenenza del richiedente e dalla situazione dei destinatari.

Per coloro che da poco hanno fatto domanda, il pagamento di maggio potrebbe avvenire entro la fine del mese per un importo parziale.

Pertanto, i pagamenti della Naspi di maggio 2024 saranno così frazionati:

  • il primo pagamento dal 16 al 30 del mese se la decorrenza cade in questo periodo;
  • se la Naspi decorre tra il 1° e il 15, una parte verrà pagata dal giorno di decorrenza al 15 del mese;
  • la seconda parte dal 16 al 30 del mese.

Per poter verificare con certezza le date saranno visibili nel cassetto fiscale: accedendo si potranno verificare i pagamenti INPS della Naspi di maggio 2024 e le date dei versamenti mensili della Naspi.

Il percorso da seguire è il seguente: basterà cliccare su “prestazioni” e poi su “pagamenti”. Qui apparirà la voce “disoccupazione non agricola” da qui cliccare su “prestazione” per i dettagli.

Questo il messaggio Inps n. 1414

Come spiega l’Inps nel messaggio 1414 del 09-04-2024 sono stati cambiati i limiti di reddito per accedere alla Naspi.

Per il lavoro dipendente e/o parasubordinato il limite di reddito annuo sarà pari  a 8.173,91 euro per l’anno 2023 mentre il limite di reddito da lavoro autonomo è pari a 5.500 euro per gli anni 2023 e 2024.

Il limite di reddito annuo da lavoro dipendente-parasubordinato è pari a 8.500 euro per l’anno 2024.

Per quanto riguarda le prestazioni di lavoro occasionale invece questi sono compatibili e cumulabili nel limite di 5.000 euro.

In questo caso il beneficiario non è tenuto a effettuare alcuna comunicazione all’Inps circa il reddito annuo presunto.

Le proteine Klotho: cosa sono e perché fanno bene alla longevità?

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La ricerca sulle proteine Klotho e il loro impatto sulla cognizione rappresenta un passo avanti significativo nel campo della neurobiologia e della medicina. Pubblicato sulla rivista “Nature”, lo studio condotto dall’Università di Yale ha rivelato dettagli fondamentali su come queste proteine interagiscano con il cervello e influenzino direttamente le funzioni cognitive.

La scoperta delle proteine Klotho

Le proteine Klotho prendono il nome dalla figura mitologica greca che filava il filo della vita e sono state oggetto di studio per i loro effetti potenzialmente prolunganti la vita. La nuova ricerca ha mappato la struttura tridimensionale di queste proteine, offrendo così una visione più chiara del loro complesso meccanismo di azione nel corpo umano.

Il ruolo del fattore piastrinico 4 (PF4)

Il fattore piastrinico 4 (PF4) è tradizionalmente noto per il suo ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue e nella guarigione delle ferite, agendo come un mediatore chiave nella comunicazione tra piastrine e altri componenti del sistema ematologico. Recenti scoperte hanno tuttavia esteso la nostra comprensione delle funzionalità di questa proteina, rivelando che il PF4 ha la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica, un confine altamente selettivo che normalmente impedisce a molte sostanze di entrare nel tessuto cerebrale dal flusso sanguigno.

Questo studio ha esplorato l’effetto del PF4 sul sistema nervoso centrale, evidenziando come il trattamento con questa proteina possa migliorare significativamente la cognizione. Nei modelli murini, è stato dimostrato che il PF4 aumenta la plasticità sinaptica, il processo per cui le sinapsi nel cervello si rafforzano o indeboliscono in risposta all’attività, influenzando così la capacità di apprendimento e memoria.

Il trattamento con PF4 si è rivelato particolarmente efficace nei topi più anziani, i quali hanno mostrato una riduzione nei deficit cognitivi tipicamente associati all’invecchiamento. Questo suggerisce che il PF4 potrebbe avere potenziali applicazioni terapeutiche nel trattamento o nella prevenzione di disturbi neurodegenerativi, come il morbo di Alzheimer, che sono spesso caratterizzati da un declino nella funzione sinaptica e nelle capacità cognitive.

In futuro, ulteriori ricerche sulle proteine Klotho dovranno concentrarsi sul chiarire i meccanismi molecolari attraverso i quali il PF4 agisce nel cervello e sulla sua sicurezza e efficacia in contesti clinici umani. Questi studi potrebbero aprire nuove strade per interventi terapeutici che mirano a mantenere o ripristinare la funzione cognitiva nell’anziano o in individui affetti da patologie neurodegenerative.

Implicazioni per il trattamento delle malattie neurodegenerative

I risultati dello studio sul fattore piastrinico 4 (PF4) delle proteine Klotho offrono promettenti implicazioni per il trattamento di malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer. La scoperta che il PF4 può attraversare la barriera emato-encefalica e influenzare positivamente la plasticità sinaptica e la funzione cognitiva indica un potenziale rivoluzionario per l’uso di questa proteina nel contesto clinico.

La capacità del PF4 di migliorare la cognizione nei modelli animali suggerisce che potrebbe essere sviluppato come trattamento farmacologico per rallentare, o persino invertire, i processi neurodegenerativi che caratterizzano il morbo di Alzheimer e altre condizioni simili. Questo si traduce nella possibilità di non solo alleviare i sintomi ma anche di intervenire nelle fasi precoci della patologia, potenzialmente limitando il danno neurologico e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Oltre a indagare l’efficacia del PF4 come trattamento, sarà fondamentale valutare la sicurezza di tale approccio terapeutico, considerando possibili effetti collaterali e interazioni con altre terapie. La ricerca futura dovrà anche stabilire il dosaggio ottimale, i tempi di somministrazione, e le modalità di somministrazione più efficaci, per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.

Questi studi avranno un ruolo cruciale nel definire il potenziale del PF4 come terapia innovativa, con il prossimo passo che consiste in studi clinici rigorosi per verificare l’efficacia e la sicurezza del trattamento in pazienti umani. Se confermati, questi risultati potrebbero rappresentare un significativo passo avanti nella lotta contro le malattie neurodegenerative, aprendo la strada a nuove strategie terapeutiche basate su un approccio molecolare mirato.

Prospettive future

Anche se i benefici della klotho sulla cognizione si manifestano nei topi privi di PF4, indicando che il PF4 non è l’unico fattore coinvolto, il suo ruolo come agente migliorativo autonomo è significativo. Ulteriori ricerche saranno necessarie per esplorare la piena gamma di applicazioni terapeutiche del PF4 e per capire come può essere meglio utilizzato in contesti clinici.

Questa ricerca non solo fornisce nuove intuizioni sui meccanismi biologici che regolano la cognizione, ma potrebbe anche portare allo sviluppo di nuove strategie per migliorare la qualità della vita delle persone affette da disfunzioni cognitive legate all’età o da malattie neurodegenerative. La scoperta della struttura tridimensionale delle proteine Klotho e del loro meccanismo di interazione rappresenta un importante passo avanti verso la realizzazione di questi obiettivi terapeutici.

“Climax Blue”: Il formaggio vegano che sfida le convenzioni al Good Food Awards

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Il “Climax Blue”, un formaggio vegano prodotto dalla Climax Foods di Berkeley, California, ha quasi raggiunto la vetta al prestigioso Good Food Awards, evidenziando la crescente accettazione e il successo dei prodotti vegani nel panorama culinario tradizionalmente dominato da ingredienti animali. Composto da ingredienti come semi di zucca, fagioli di Lima, semi di canapa, grasso di cocco e burro di cacao, questo formaggio di tipo erborinato si è distinto notevolmente tra i finalisti, dimostrando che il vegano può competere ad alto livello.

Controversie e discussioni: un dibattito aperto sul “Climax blue”

La partecipazione del “Climax Blue”, un formaggio completamente privo di derivati animali, al concorso della Good Food Foundation ha sollevato un dibattito significativo riguardante la sua classificazione come formaggio. Questa controversia non è isolata ma si inserisce in un contesto più ampio di discussioni legislative e culturali in tutta Europa riguardo alla corretta denominazione di prodotti alimentari che imitano o sostituiscono quelli tradizionali, ma che sono realizzati con ingredienti completamente diversi, come i sostituti vegetali della carne.

Recentemente, questioni simili hanno riguardato la denominazione di prodotti come i “hamburger” vegetali, che sono attualmente oggetto di esame da parte di un tribunale dell’Unione Europea. La questione centrale è se l’uso di termini tradizionalmente associati a prodotti di origine animale possa essere considerato fuorviante per i consumatori quando applicato a prodotti vegani o vegetali. Questo dibattito riflette una tensione più ampia tra i produttori di alimenti a base vegetale, che sostengono che tali termini descrivono efficacemente la forma e l’uso dei loro prodotti, e i produttori di alimenti tradizionali, che ritengono che tali termini dovrebbero essere riservati esclusivamente ai prodotti di origine animale per evitare confusione e mantenere le norme di qualità stabilite.

In questo contesto, l’esclusione del “Climax Blue” dalla lista dei finalisti potrebbe essere stata influenzata da considerazioni legali o dalla volontà di evitare ulteriori controversie e confusione tra i consumatori. La decisione di come classificare e etichettare questi nuovi prodotti alimentari avrà implicazioni significative non solo per i produttori e i consumatori ma anche per la regolamentazione del mercato alimentare in Europa, poiché si cerca di bilanciare innovazione, tradizione e trasparenza per il consumatore.

Squalifica improvvisa e polemiche

La decisione improvvisa di rimuovere il “Climax Blue” dalla lista dei finalisti al concorso della Good Food Foundation ha causato una significativa confusione e ha sollevato molti interrogativi tra il pubblico e gli altri partecipanti. L’assenza di spiegazioni ufficiali da parte degli organizzatori ha alimentato ulteriormente le speculazioni su possibili motivazioni dietro questa scelta inattesa. Prima dell’inaspettato cambiamento, era stato addirittura menzionato che nel caso di una vittoria del “Climax Blue”, si sarebbe potuto considerare l’assegnazione del premio a un co-vincitore, suggerendo un’alta considerazione per il prodotto e una competizione particolarmente serrata.

Questa proposta di nominare un co-vincitore, rimasta poi irrisolta, aggiunge un ulteriore strato di complessità e mistero alla situazione. La mancanza di trasparenza e le decisioni poco chiare minano la fiducia e l’integrità del concorso, mettendo in dubbio i criteri di selezione e valutazione utilizzati dagli organizzatori. Gli stakeholder e i partecipanti si trovano ora in una posizione difficile, cercando di interpretare le implicazioni di questi sviluppi per il loro futuro nel contesto di questi eventi e per la reputazione del concorso stesso.

Di fronte a questo scenario, è cruciale per la Good Food Foundation chiarire le ragioni dietro la decisione di escludere il “Climax Blue” dalla competizione finale, al fine di preservare la credibilità dell’evento e rassicurare i partecipanti e il pubblico sulla legittimità e l’equità del processo di giudizio. Solo così si potrà sperare di ripristinare la fiducia e mantenere l’integrità del concorso.

La rivelazione del CEO e le pressioni di mercato

In un’intervista rilasciata al Washington Post, Oliver Zahn, CEO di Climax Foods, ha condiviso dettagli illuminanti sulla situazione. Zahn ha rivelato che il prodotto non solo era un finalista, ma era in realtà il principale candidato alla vittoria, una notizia che era stata comunicata inizialmente solo tramite una comunicazione interna dalla fondazione a gennaio. Secondo Zahn, la rimozione improvvisa del loro formaggio dalla competizione sarebbe stata il risultato di pressioni da parte degli altri concorrenti, segnalando una resistenza nel settore tradizionale contro l’innovazione rappresentata da alternative vegane.

Il caso del “Climax Blue” ai Good Food Awards non solo mette in luce il potenziale e la qualità dei prodotti vegani nel competere con i loro omologhi tradizionali, ma apre anche un dialogo critico su come le definizioni alimentari e le pratiche di mercato influenzino l’innovazione e la percezione dei prodotti vegani. Mentre la disputa tra tradizione e innovazione continua, resta chiaro che prodotti come il “Climax Blue” stanno rapidamente ridefinendo i confini del possibile nel mondo alimentare.

“C’è ancora domani” Incanta ai David di Donatello 2024

La serata dei David di Donatello 2024 si è trasformata in un trionfo per “C’è ancora domani”, il film che ha fatto brillare Paola Cortellesi in una tripla veste sorprendente: vincitrice del David del pubblico, miglior attrice protagonista e regista esordiente. Durante l’evento, trasmesso dalla storica cornice dello studio 5 di Fellini su Rai1, la pellicola si è imposta come un fenomeno trasversale, raccogliendo applausi sia dalla critica che dal grande pubblico.

Paola Cortellesi: un talento poliedrico e pluripremiato

Paola Cortellesi, con la sua performance memorabile, ha dimostrato ancora una volta la sua poliedricità artistica e il suo profondo legame con il mondo del cinema. Durante la cerimonia dei David di Donatello, ha approfittato del palco non solo per celebrare il successo del suo film ma anche per riflettere sull’importanza del cinema come punto di incontro culturale e sociale. Le sue parole hanno toccato il cuore di molti, ribadendo come il cinema possa servire da ponte tra diverse realtà e come esso giochi un ruolo cruciale nell’arricchire e condividere esperienze umane.

“Grazie ai 5 milioni di spettatori che hanno superato la quotidianità per immergersi nelle emozioni del mio film,” ha dichiarato Cortellesi, riconoscendo come il suo lavoro abbia raggiunto e commosso un vasto pubblico. Questa affermazione non solo sottolinea il successo commerciale del film ma evidenzia anche il suo impatto emotivo e sociale, dimostrando come il cinema possa effettivamente trasformare e arricchire la vita quotidiana delle persone fino a portare gli attori e registi a riconoscimenti prestigiosi come il David di Donatello 2024.

Le riflessioni della Cortellesi hanno messo in luce il potere del cinema di unire le persone attraverso storie che rispecchiano, sfidano e celebrano la condizione umana.

Pioggia di premi

Il film ha ottenuto un successo straordinario, riuscendo a catturare l’attenzione del pubblico e della critica, e segnando un momento significativo nella carriera di tutti coloro che vi hanno partecipato. Oltre ad avere ricevuto un’accoglienza entusiastica dal pubblico, il film ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui quello per la miglior sceneggiatura originale. Questo premio non solo ha consolidato ulteriormente la reputazione della già affermata Cortellesi, ma ha anche segnato un punto di svolta nella sua carriera, dimostrando la sua abilità e versatilità come sceneggiatrice.

Nel cast, Emanuela Fanelli ha brillato, conquistando il premio per la miglior attrice non protagonista. Questo riconoscimento ha messo in luce la forza del team femminile dietro al successo del film, evidenziando il talento e la dedizione delle donne coinvolte nella produzione. La vittoria di Fanelli ha sottolineato non solo la sua eccellente performance individuale ma anche l’importante contributo delle donne nel campo cinematografico, che continua a crescere e a guadagnare riconoscimento a livello internazionale.

Questi successi riflettono la qualità del lavoro svolto e l’impatto emotivo e artistico del film, rafforzando il suo status nel panorama cinematografico e ispirando altre produzioni a valorizzare e riconoscere il talento femminile sia davanti che dietro la macchina da presa.

I vincitori dei David di Donatello 2024

Altri artisti e opere hanno ricevuto meritate acclamazioni; tra questi, Elio Germano per il suo ruolo in “Palazzina Laf” e Diodato, che ha ottenuto il premio per la miglior canzone originale. L’evento ha anche riservato un posto d’onore a figure leggendarie, come Giorgio Moroder, a cui è stato tributato il David alla Carriera.

Ecco tutti i premi:

Miglior attrice non protagonista Emanuela Fanelli, C’è ancora domani

Miglior attore non protagonista Elio Germano, Palazzina LAF, il film diretto e interpretato da Michele Riondino

Miglior sceneggiatura originale C’è ancora domani

David Speciale 2024 a Vincenzo Mollica

Miglior scenografia, Andrea Castorina per la scenografia e Valeria Vecellio per l’arredamento in Rapito di Bellocchio

Migliori costumi ai due costumisti e scenografi Sergio Ballo e Daria Calvelli in Rapito di Bellocchio

David alla Carriera, Giorgio Moroder

Migliore sceneggiatura non originale Rapito. Premiati Marco Bellocchio e Susanna Nichiarelli

Miglior esordio alla regia, Paola Cortellesi

Miglior canzone originale Diodato, per il brano La mia terra dal film Palazzina Laf 

Miglior attrice protagonista Paola Cortellesi

Miglior fotografia Paolo Carnera per Io capitano di Matteo Garrone

Miglior montaggio Marco Spoletini per Io capitano

Miglior attore protagonista Michele Riondino per Palazzina Laf 

Oltre il Riconoscimento

L’edizione di quest’anno dei David di Donatello non ha solo celebrato i successi cinematografici, ma ha anche aperto un dialogo su come il cinema possa fungere da catalizzatore di cambiamento e inclusione sociale. Le parole di Cortellesi hanno risuonato come un invito a riconoscere e valorizzare la diversità di voci e talenti nel panorama cinematografico italiano.

In sintesi, la notte dei David di Donatello 2024 ha ribadito il ruolo del cinema come specchio della società, con “C’è ancora domani” che si conferma non solo un successo di critica e pubblico ma anche un simbolo di come la settima arte continui a evolversi, sfidando convenzioni e aspettative.

Su Google Meet arriva una nuova funzione per il lavoro smart: ecco come si usa

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Nel mondo del lavoro Google Meet è tra le app più utilizzate, sia per la diffusione dei servizi Google che per la semplicità d’uso in vari ambienti. Molti utenti però lamentavano la scomodità di uno spostamento tra strumenti diversi, e così l’applicazione è venuta in soccorso con un aggiornamento: questa nuova funzione migliorerà sensibilmente il lavoro smart e l’usabilità multi-dispositivo.

Spostamento tra dispositivi nella riunione Google Meet: arriva la nuova funzione

Abbiamo già menzionato la grande facilità d’uso di Google Meet, dovuta all’immediatezza dell’interfaccia per gli utenti e all’ottima connessione con gli altri servizi di Google. Quest’app è ottima per la maggior parte delle esigenze lavorative e aziendali, poiché rende un gioco da ragazzi tutte le riunioni da remoto con collegamento audio e video.

Google Meet funziona bene sia su dispositivi mobili che su PC, però c’era un ostacolo che non è passato inosservato a chi lo utilizza per lavoro. Si tratta dello spostamento tra dispositivi durante la stessa riunione di Meet.

Può apparire un caso raro, ma nel mondo del lavoro non lo è affatto. Ad esempio, immaginate di aver iniziato una videoconferenza sullo smartphone per pura comodità, ma di voler passare al PC dell’ufficio o di casa per mostrare dei documenti o per avere uno schermo più spazioso. Oppure, al contrario, può accadere quando si comincia una telefonata in ufficio, ma poi ci si sposta in un ambiente più smart, o si vuole proseguire il lavoro anche in viaggio e da remoto.

Finora, in tutti questi casi comuni, non era possibile effettuare una “transizione” vera e propria. Anche se l’utente possedeva lo stesso account loggato su due dispositivi diversi, per passare dall’uno all’altro doveva sempre chiudere la conferenza sul primo dispositivo e poi accedervi nuovamente dal secondo. Un processo un po’ macchinoso, con la conseguenza di perdersi una parte della chiamata e di far attendere gli altri partecipanti alla conferenza.

Le lamentele degli utenti sono state infine ascoltate: a breve non si dovrà più uscire e rientrare dalla chiamata o video chiamata. Ci penserà l’app a fare una transizione immediata, nonché invisibile e priva di fastidiose interruzioni, quindi perfetta per il lavoro smart.

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Come si usa e quando esce la nuova funzione Google Meet

Google ha annunciato l’utile cambiamento molto di recente, alla fine di aprile 2024. Come sempre, l’app punterà tutto sulla semplicità assoluta: si tratterà di un semplice pulsante, immediato e con pochissime voci tra cui scegliere.

Mentre la conversazione è già attiva su un dispositivo, basterà accedere nei soliti modi all’app o al sito di Google Meet col nuovo dispositivo che si vuole collegare (naturalmente deve esserci il login con il medesimo account). A questo punto, su questo nuovo dispositivo si potrà selezionare la chiamata attualmente in corso, e vi comparirà il nuovo pulsante “Switch here”. La traduzione italiana non è ancora nota, ma il senso è “Passa qui”, cioè sposta qui la conversazione.

Premendolo la conferenza passerà immediatamente sul nuovo dispositivo, senza necessità di staccare e riattaccare alcunché, e poi si interromperà sul vecchio. Gli altri utenti non vedranno alcuna disconnessione di chi cambia dispositivo. In realtà è possibile – lo era anche prima – partecipare contemporaneamente da entrambi gli strumenti: è sufficiente andare nelle Impostazioni Avanzate e spuntare l’opzione “Partecipa anche qui”.

Resta solo da chiedersi quando esce questa nuova funzione multi-dispositivo di Google Meet. La compagnia ha reso noto che verrà implementata nell’arco di un paio di settimane dal suo annuncio. Diventerà disponibile su qualsiasi dispositivo: PC, Mac, smartphone con Android e iOS, senza distinzioni. Sarà sufficiente avere un account Google.

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Previsione del prezzo di WienerAI (WAI) dal 2024 al 2025

La nostra previsione del prezzo di WienerAI analizza le potenzialità di crescita del prezzo della nuova meme coin WeinerAI ($WAI), la prima adorabile meme coin che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale.

Dopo aver analizzato attentamente il progetto, possiamo concludere che WienerAI è una delle criptovalute più promettenti per chi investe in meme a lungo termine e vuole diversificare il proprio portafoglio con un entusiasmante progetto di IA.

Ecco le previsioni del token $WAI per gli anni 2024 e 2025, ma prima però scopriamo cos’è che potrebbe influenzare il suo prezzo.

ACCEDI AL SITO UFFICIALE DEL TOKEN WAI

Quali fattori possono influenzare il prezzo di Wiener IA?

Come la maggior parte delle meme coin, WienerAI è una criptovaluta suscettibile di volatilità. È comune che i lanci di nuove criptovalute subiscano forti oscillazioni di prezzo a causa dei trend dei social media e degli sforzi di marketing virale. Pertanto, è importante che chi investe in WAI sia consapevole dei potenziali eventi che potrebbero influenzare il prezzo del token.

  • Trend dei social media: le meme coin si basano sull’hype e sulla FOMO per attirare gli investitori. Pertanto, i social media possono giocare un ruolo importante nel loro successo. Se WinerAI riesce a diventare un progetto di tendenza sui social media, il token potrebbe registrare un afflusso di investitori, con un impatto positivo sul prezzo.
  • Concorrenza sul mercato: sul mercato sono presenti numerose meme coin a tema canino. Per raggiungere i suoi obiettivi, WienerAI deve distinguersi dalle altre e offrire agli investitori un’alternativa migliore rispetto ai competitor. WienerAI sfrutterà l’intelligenza artificiale per avere la meglio sulla concorrenza.
  • La corsa al rialzo delle criptovalute: Per diversi mesi, gli analisti hanno previsto una corsa al rialzo del mercato che si verificherà a causa del recente halving del Bitcoin. Se la corsa al rialzo avrà luogo, WienerAI potrebbe registrare una crescita insieme al resto del mercato delle criptovalute.

Previsione del prezzo di WienerAI ($WAI) 2024

Il 2024 sarà un anno cruciale per WienerAI. Nel corso dell’anno, il progetto sarà oggetto di un evento di prevendita e alla fine verrà lanciato sugli exchange. L’adozione o meno del progetto da parte della più ampia community di criptovalute determinerà il successo della meme coin.

Se la prevendita riuscirà ad attirare un gran numero di investitori, il token potrebbe registrare un’espansione nel 2024. Non è raro che le meme coin virali raggiungano un valore di 100x al lancio.

Per ottenere questo successo, il progetto dovrà ricorrere alle tecniche di marketing virale e a tattiche efficaci sui social media per generare hype e creare un senso di FOMO. Il progetto è già riuscito a comparire nei titoli di notizie sulle criptovalute e ha raccolto più di 890.000 dollari ad oggi.

Se WienerAI dovesse salire dopo la prevendita, il token potrebbe raggiungere 0,005 dollari, il che potrebbe rappresentare un aumento molto elevato per chi ha investito nella prevendita nelle prime fasi.

È normale che il prezzo di un token scenda leggermente dopo il lancio. Questo perché gli investitori potrebbero incassare i loro profitti. Tuttavia, ci aspettiamo che WienerAI continui a crescere dopo la fase iniziale grazie alle sue capacità avanzate di IA, che permetteranno al progetto di aggiornarsi.

Il primo aggiornamento è previsto durante la fase 2 della tabella di marcia del progetto. Il team non ha rivelato quando inizierà la fase 2. Tuttavia, possiamo supporre che sarà dopo la fine della prevendita.

Previsione del prezzo di WienerAI ($WAI) nel 2025

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Immagine generata con Midjourney

Nel 2025 la prevendita di WienerAI sarà già terminata e il progetto inizierà la sua serie di aggiornamenti. In questa fase, il progetto potrebbe anche lanciare il suo strumento di trading IA di punta, che promette di aiutare gli investitori a prendere decisioni di trading informate.

Il lancio del bot di trading aumenterà la domanda del token WAI, aiutandolo a recuperare le perdite che potrebbero verificarsi dopo un aumento dei prezzi iniziale.

È probabile che il team lancerà le funzioni di trading dell’IA nel 2025. Tuttavia, questo non è stato ancora confermato nel momento in cui scriviamo.

Affinché il token mantenga il suo valore dopo la fase di prevendita, il team dovrà continuare a espandere WienerAI per rimanere al passo con la concorrenza. Se il progetto non riuscirà a farlo, potrebbe avere difficoltà a registrare guadagni significativi nel 2025.

Tuttavia, se il team aggiornerà il progetto come promesso, WienerAI potrebbe registrare una crescita costante nel 2025, fino a raggiungere il prezzo di 0,003 dollari.

VAI ALLA PREVENDITA DEL TOKEN WAI

Serie A 2023/2024, Sassuolo Inter: dove vederla in TV e probabili formazioni

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L’Inter vola a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo nella 35^ giornata di Serie A con un unico obiettivo: fare bottino pieno. Ci si attende una partita interessante, ecco dove vederla in TV, le probabili formazioni e tutte le informazioni utili.

Sassuolo Inter, 35^ giornata di Serie A

Stagione complicatissima quella del Sassuolo, che dopo diverse annate trascorse navigando in acque più che tranquille, si ritrova ora a lottare per non retrocedere. Al momento, gli emiliani ricoprono la penultima posizione, a meno cinque dall’Empoli e dalla quota salvezza.

La squadra di Ballardini, subentrato in corsa a Dionisi, deve concludere il campionato macinando vittorie se vuole avere una speranza di rimanere nella massima serie, ma non sarà per nulla semplice.

Infatti, il prossimo avversario sarà il più ostico: l’Inter campione d’Italia. Gli uomini di Simone Inzaghi hanno potuto festeggiare in anticipo la vittoria dello Scudetto e ora si sono prefissati un nuovo e importante obiettivo.

Parliamo ovviamente della tripla cifra di punti, ancora raggiungibile attraverso un filotto di risultati utili. Di conseguenza, al Mapei Stadium non arriverà una squadra sazia e anzi, al contrario, arriverà una compagine che vuole chiudere in bellezza una cavalcata straripante.

Sassuolo Inter, dove vederla in TV e in streaming

Una squadra vuole vincere per continuare a lottare per la permanenza in Serie A, l’altra per dimostrare, ancora una volta, di essere una corazzata infermabile. La sfida tra gli emiliani e i meneghini si prospetta molto interessante, ecco dove vederla in TV.

Sassuolo-Inter sarà visibile, previo abbonamento, in diretta su DAZN, Sky Sport Calcio, Sky Sport e Sky Sport 4K. La partita sarà visibile anche in streaming su DAZN, Sky GO e NOW. Stefano Borghi e Massimo Ambrosini commenteranno la partita su DAZN. Sky, invece, ha scelto la coppia formata da Dario Massara e Giancarlo Marocchi.

Quando e dove si gioca

Sassuolo-Inter, partita valevole per la 35^ giornata di Serie A, andrà in scena sabato 4 maggio, alle ore 20:45, al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Probabili formazioni di Sassuolo Inter

Ballardini deve fare a meno di Ruan, squalificato. Il Sassuolo scenderà in campo con il 4-2-3-1. Tra i pali ci sarà Consigli. Davanti al portiere italiano partiranno Toljan e Doig sulle corsie ed Erlic e Ferrari al centro della difesa.

Boloca e Racic formeranno il duo di centrocampo mentre sulla trequarti, alle spalle di Pinamonti unica punta, via libera alla fantasia di Bajrami, Thorstvedt e Laurienté.

Simone Inzaghi risponde con il consueto 3-5-2, e non sembra intenzionato a fare turnover. Davanti a Sommer, la difesa a tre sarà composta da Pavard, De Vrij e Bastoni. Sulla banda di destra ancora spazio a Darmian, mentre a sinistra dovrebbe partire regolarmente Dimarco, dato che si è allenato in gruppo.

In mezzo al campo pochi dubbi: Calhanoglu in cabina di regia e Barella e Mkhitaryan al suo fianco, occhio però a Frattesi che scalpita. In avanti, Lautaro Martinez farà coppia con Thuram.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Doig; Boloca, Racic; Bajrami, Thorstvedt, Laurienté; Pinamonti. Allenatore: Ballardini.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. Allenatore: Inzaghi.

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Le quote di Sassuolo Inter

I nerazzurri potrebbero arrivare fin troppo rilassati a questa partita, dato che l’obiettivo Scudetto è stato raggiunto. Come detto in precedenza, però, gli uomini di Simone Inzaghi vogliono fare un ulteriore regalo ai tifosi, dunque onoreranno la stagione fino alla fine.

Il Sassuolo non può più permettersi passi falsi e potrà contare sulla spinta del pubblico. Basterà agli uomini di Ballardini per compiere l’impresa? Le maggiori agenzie di scommesse danno il segno 1 a 6.00, l’X a 4.50 e il 2 a 1.50.

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Ftse Mib: porte aperte a nuovi cali nel breve

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Dopo due sedute consecutive in ribasso, le Borse europee hanno trovato gli spunti giusti per risalire la china, chiudendo gli scambi in salita.

Il Ftse100 e il Cac40 sono saliti rispettivamente dello 0,51% e dello 0,54%, preceduti di poco dal Dax che si è apprezzato dello 0,59%.

Diverso lo scenario se ci si sposta a Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è mosso in controtendenza, scendendo dello 0,32% a 33.629 punti, dopo aver segnato nell’intraday un massimo a 33.928 e un minimo a 33.554 punti.

Negativo anche il bilancio settimanale, visto che nelle ultime quattro sedute (mercoledì il mercato era chiuso per festività), l’indice delle blue chip ha ceduto l’1,81% rispetto al close del venerdì precedente.

Ftse Mib: si torna sui minimi di periodo?

In avvio di ottava il Ftse Mib ha tentato un allungo verso i 34.500 punti, da cui però è sceso in direzione di area 33.700.

Da questo livello si è avuto un rimbalzo verso i 34.000 punti, con successivo ripiegamento fino ai 33.550 e chiusura poco sopra i 33.600 punti.

L’indice Ftse Mib mostra segnali di stanchezza e appare incapace per il momento di dare vita a dei recuperi convincenti.

L’area dei 34.500 prima e in seguito quella dei 34.000 punti si sono rivelate entrambe un ostacolo e ora il rischio è di un ritorno sui recenti minimi di periodo in area 33.300.

Negativo sarà un abbandono di questo livello, preludio ad un test di area 33.000, la cui violazione aprirà le porte a un approfondimento ribassista verso i 32.500 punti.

Su tenuta dei 33.300 punti e ancor prima di area 33.500, il Ftse Mib potrà salire verso i 34.000 punti, oltre cui ci sarà spazio per un allungo verso i 34.300 e i 34.500 punti.

Solo oltre quest’ultimo ostacolo sarà credibile un’estensione rialzista verso i 34.900/35.000 punti.

I market movers negli Stati Uniti

Per la prima seduta della prossima settimana, sul fronte macro USA non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo.

Sul versante societario da seguire prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Tyson Goods che per non deludere le attese dovrà centrare l’obiettivo di un utile per azione di 0,39 dollari.

A mercati chiusi l’attenzione si sposterà sulla trimestrale di Microchip Technology, da cui ci si attende un eps di 0,57 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa da segnalare la chiusura della Borsa di Londra, mentre sul fronte macro si conoscerà il dato finale dell’indice PMI composito che ad aprile dovrebbe salire da 50,3 a 51,4 punti.

L’indice PMI servizi è atteso in aumento da 51,5 a 52,9 punti, mentre l’indice Sentix a maggio è atteso in recupero da -5,9 a -5,3 punti.

Per l’indice dei prezzi alla produzione di marzo dovrebbe calare dello 0,8% dopo la flessione dell’1% precedente.

In Germania il dato finale dell’indice PMI servizi ad aprile è atteso a 53,3 punti e lo stesso dato in Francia dovrebbe attestarsi a 50,5 punti.

In Italia l’indice PMI servizi ad aprile dovrebbe calare da 5,6 a 54 punti.

Da seguire in Germania l’asta dei titoli di Stato con scadenza novembre 2024 per un ammontare massimo di 2 miliardi di euro.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendi di diversi titoli e si tratta di: AlerionCleanpower (0,61 euro), Intercos (0,18699 euro), Aeroporto di Bologna (0,264 euro), Ascopiave (0,14 euro), B&C Speakers (0,7 euro), Biesse (0,14 euro), Gefran (0,42 euro), Italmobiliare (3 euro), LU-VE (0,4 euro), Pharmanutra (0,85 euro), Sogefi (0,2 euro), Banca Profilo (0,0155 euro), Civitanavi Systems (0,13 euro), PLC (0,07 euro), Valsoia (0,38 euro), Acquazzurra (0,042 euro), Alfio Bardolla TG (0,076 euro), Arterra Bioscience (0,10222 euro), Fervi (0,47 euro), Gibus (0,5 euro), Growens (0,79 euro), Iniziative Bresciane (0,6 euro), Intred (0,1 euro), Italian Wine Brands (0,5 euro), NVP (0,03 euro), Planetel (0,1 euro) e TPS (0,08 euro).

A presentare i risultati del primo trimestre saranno Amplifon, Banca Monte Paschi, Anima Holding, Almawave, Altea Green Power, Arterra Bioscience, Nusco e Riba Mundo Tecnologia, mentre Simone alzerà il velo sui dati dell’intero 2023.

In agenda le assemblee di varie società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di Italgas, Ariston Hodling. Caltagirone, Eurogroup Laminations, Copernico SIM e Lemon Sistemi,

Lunedì 6 maggio prende il via, per concludersi il 10 maggio, il collocamento della quarta tranche del BTP Valore con scadenza maggio 2030.

Mercato tutelato, è possibile restare anche dopo lo stop del 1° luglio 2024: ecco come

Tra qualche mese diremo addio definitivamente al mercato tutelato.  A gennaio 2024 ,è definitivamente partito il mercato libero per il settore gas e a luglio 2024 si chiuderà anche quello dell’energia.

Un operazione rinviata ormai da anni che prevede la liberalizzazione dei mercati e una maggiore concorrenza sia nel settore della luce che in quello del gas che darà la possibilità a molti di accedere ad offerte convenienti .

Dunque da gennaio 2024, i gestori della maggior tutela del settore gas hanno chiuso i battenti mentre per la luce, il definitivo passaggio è stato rinviato.

Da prima la chiusura era prevista per il 1° aprile 2024 ma poi il passaggio al mercato libero era slittato per l’energia elettrica a luglio 2024.

Tale chiusura non sarà però per tutti, perché anche dopo luglio 2024 molti soggetti potranno ancora godere del servizio maggior tutela.

Ecco, allora come fare per continuare a restare nel mercato tutelato.

Mercato tutelato, è possibile restare anche dopo 1° luglio 2024: ecco come

Manca poco per la definitiva chiusura del mercato tutelato anche nel settore energia. A gennaio 2024  per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale si è avuto il definitivo passaggio al mercato libero.

Con l’arrivo del mercato libero anche nel settore luce da luglio 2024, tanti saranno i benefici per il cliente finale soprattutto per i prezzi che non sarà più legato all’andamento dei prezzi del mercato e soggette a revisione trimestrale.

Attenzione però perché non tutti devono necessariamente passare al mercato libero ma c’è la possibilità di restare nel mercato tutelato anche dopo luglio 2024.

Ma come?

A dover passare entro giugno 2024 solo le persone definiti non vulnerabili.

Mentre le persone vulnerabili possono restare nel mercato tutelato anche dopo il 30 giugno 2024.

Dunque è bene indicare chi sono i clienti vulnerabili, ossia coloro che rispettano alcuni requisiti e che vengono riconosciute in automatico come tali.

Ci sono però altri soggetti invece che pur rispettando i requisiti devono presentare domanda per poter rimanere nel mercato tutelato anche dopo il 30 giugno 2024.

Si tratta di soggetti che devono inviare un’apposita autodichiarazione ed è espressamente vietato dichiarare il falso, il rischio che si incorre è di sanzioni elevate.

Mercato tutelato, questi i requisiti per restare nella tutela

Al fine di poter restare nel mercato tutelato anche dopo luglio 2024, è necessario rispettare alcuni requisiti.

Nel dettaglio vengono considerati vulnerabili coloro che:

  • si trovano in condizioni di svantaggio economico e che usufruiscono del Bonus Luce e/o il Bonus Gas per disagio economico;
  • coloro considerati disabili ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
  • hanno un’età anagrafica superiore ai 75 anni;
  • si trovano in condizioni di salute gravi tali da avere necessità di utilizzare apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni (solo per la luce);
  • hanno un’utenza attiva in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa (solo per la luce).

La vulnerabilità anche con autodichiarazione

I clienti vulnerabili che entro il 1 luglio non effettuano alcuna scelta, tra mercato tutelato o mercato libero continueranno anche dopo luglio ad essere serviti dalla fornitura del mercato tutelato, ossia alle condizioni economiche definite trimestralmente da Arera.

Per le famiglie che invece pur avendo i requisiti non sono state ancora riconosciute come vulnerabili, resta la possibilità di permanere nel mercato tutelato dopo luglio 2024 solo se viene fatta apposita richiesta.

Grazie ad un apposito modello di autocertificazione è possibile usufruire ancora dei servizi del mercato tutelato.

Il modello deve indicare i requisiti che danno diritto a restare nel mercato tutelato, deve essere compilato e firmato dall’intestatario della bolletta.

Questo andrà inoltrato al proprio fornitore di energia, il quale dopo le dovute verifiche darà il via libera alla possibilità di essere serviti ancora dal mercato di maggior tutela.